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Alla scoperta del centro storico di Genova (guida di una Genovese doc)

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Tabella dei Contenuti

Del centro storico di Genova, si possono dire tante cose.

Sporco, mal tenuto, ritrovo di delinquenti.

Ma una cosa è certa: possiede un fascino che in pochi hanno.

Sarà dato dal dedalo di vicoli (caruggi in genovese) che lo caratterizzano, dove le botteghe storiche si alternano ai negozi etnici, a metà tra tradizione e modernità.

Sarà dato dai profumi delle spezie che si mescolano al meraviglioso profumo della focaccia appena sfornata e all’odore di fritto delle antiche sciamadde.

Sarà dovuto allo stupore di girare l’angolo e trovare un monumento di interesse, che mai avresti pensato potesse celarsi in quel vicolo di dubbia fama.

In ogni caso, adoro passeggiare per il centro storico di Genova, pur con tutti i difetti che possiede.

In questo articolo, vi porterò alla scoperta dei più bei caruggi del centro storico, cercando di trasmettervi un po’ di curiosità nei confronti della mia città.

▶ Se hai bisogno di un itinerario personalizzato, contattami e potrò proporti la soluzione più adatta alle tue esigenze.

centro storico di genova

Alla scoperta del centro storico di Genova (guida di una Genovese doc)

Il centro storico di Genova è uno dei più antichi d’Europa, oltre ad essere il più densamente popolato.

Si estende su una superficie di 113 ettari e, per girarlo tutto, ci vorrebbe molto più del tempo di quello che, probabilmente, ha a disposizione un turista durante una breve vacanza.

Per questo, ho creato un itinerario – di cui trovate la mappa sotto – che vi porterà alla scoperta dei vicoli più caratteristici del centro storico.

I must see che non potete perdervi se siete in visita a Genova.

La mappa vi sembrerà un po’ arzigogolata ma, come vedrete, i luoghi di interesse sono veramente tanti.

Troverete anche informazioni su dove assaggiare la tradizionale cucina genovese.

Mappa del centro storico di Genova

Cosa vedere a Genova in un giorno: itinerario nel centro storico

L’itinerario che andrò a descrivere, può essere compiuto in una giornata se l’idea fosse quella di passaggiare, ammirando i palazzi dall’esterno e, tuttalpiù, di fare una visita veloce alle chiese che si incontrano lungo il percorso.

Se l’idea, invece, fosse quella di visitare anche i musei e l’Acquario, vi servirà molto più tempo.

Il nostro viaggio nel centro storico parte da Piazza de Ferrari, la principale piazza di Genova.

Piazza de Ferrari

piazza de ferrari
Piazza de Ferrari
teatro carlo felice
Il Teatro Carlo Felice

Piazza de Ferrari è il cuore pulsante della città, luogo di raduno delle manifestazioni cittadine e uno dei punti di ritrovo di noi genovesi.

La piazza è dedicata al duca Raffaele De Ferrari il quale, nel 1875, donò una considerevole somma di denaro per l’ampliamento del porto di Genova.

Sulla piazza si affacciano Palazzo Ducale, sede museale, il Palazzo della Regione Liguria, il Palazzo della Nuova Borsa, in stile Liberty, e il Teatro Carlo Felice.

Al centro, svetta la monumentale fontana di bronzo, uno dei simboli della città.

Piazza dei Ferrari è la porta di accesso, da un lato, alle vie dello shopping cittadino (via XX settembre) e, dall’altro, ai vicoli del centro storico.

Vicoli del centro storico

Da Piazza de Ferrari, la nostra passeggiata prosegue in Piazza Matteotti dove si trova l’ingresso principale di Palazzo Ducale.

Sulla facciata, si possono notare otto statue di personaggi incatenati, nemici della Repubblica di Genova, che furono vinti e imprigionati.

Proseguite in salita lungo via di Porta Soprana e date un’occhiata alla Casa di Colombo, poco sotto Porta Soprana.

palazzo ducale
Palazzo Ducale
centro storico di genova
Via di Porta Soprana
via di ravecca
Via di Ravecca

Porta Soprana – Via di Ravecca – Piazza delle Erbe – via di San Lorenzo

Altro simbolo di Genova, Porta Soprana o Porta di Sant’Andrea, era una delle porte di accesso alla città nel IX secolo, per chiunque arrivasse da levante.

La costruzione medievale in pietra, è situata sulla sommità del piano di Sant’Andrea, da cui prende il nome.

Soprana perchè si trova in posizione rialzata.

Le due torri nell’Ottocento furono adibite a carcere e, ancora oggi, recano due lapidi in latino che commemorano le glorie e i trionfi della città di Genova.

porta soprana
Porta Soprana
chiostro di sant'andrea
Giardino del Chiostro di Sant’Andrea
piazza delle erbe
Piazza delle Erbe

Ora salite in via di Ravecca che pullula di locali dove mangiare.

Da Sciamadda potrete trovare ottime torte di verdura e la farinata, d’asporto.

In genovese, sciamadda significa “fiammata” ed identifica l’antica friggitoria di strada.

Se preferite accomodarvi al ristorante, da E Prie Rosse potrete trovare dei buoni piatti della tradizione.

Giardini Luzzati

Da via di Ravecca scendete in piazza delle Erbe, passando dai Giardini Luzzati, un’oasi di pace in pieno centro storico.

Qui potete trovare locali con tavolini all’aperto (molto suggestivi nell’orario dell’aperitivo), giochi per bambini, un campo da calcio, e un’area archeologica con resti di un anfiteatro Romano.

A mio avviso, è un posticino incantevole.

Scendete in Piazza delle Erbe, molto caratteristica al venerdì sera con i locali stracolmi di persone che si riversano nella piazza, e imboccate via di San Donato che diventa poi via di San Bernardo.

Qui, in vico Vegetti, potrete trovare il Mangiabuono, minuscola trattoria genovese con pochi tavoli esterni.

Altrettanto valide sono la TrattoriaUgo e Sa Pesta, nella parallela via dei Giustiniani.

Proseguendo dritti, si arriva al Porto Antico ma, prima di scendere al porto, consiglio di imboccare uno dei tanti vicoletti che tagliano via di San Bernardo in modo da sbucare in via San Lorenzo e ammirare l’imponente Cattedrale.

Alla scoperta del centro storico di Genova: la Cattedrale di San Lorenzo

cattedrale

La Cattedrale di San Lorenzo è la chiesa più importante di Genova poichè custodisce le ceneri del patrono, San Giovanni Battista.

Impossibile non notarla con la sua facciata a bande bianche e nere e alla torre campanaria che domina il centro storico.

Fu eretta intorno all’anno 1098 su una precedente basilica del V-VI secolo e, nel corso dei secoli, fu ampliata e impreziosita.

L’ingresso alla Cattedrale è libero e gli orari di apertura sono 8:00 – 12:00 / 15:00 – 19:00.

Dalla Cattedrale, proseguite in discesa, sempre su via San Lorenzo, e imboccate via di Canneto il Curto.

Anche questo, è un vicolo molto folkloristico del centro storico di Genova, con il panificio Focaccia e dintorni, degno di nota.

Proseguendo dritti, arriverete in breve in Piazza Banchi e alla sua suggestiva chiesa.

Piazza Banchi

piazza banchi
interni
centro storico genova

Piazza Banchi è il punto di incrocio di svariati carugi.

Tra via Ponte Reale e vico De Negri, gli scaricatori del porto (camalli), in particolare quelli che curavano lo scarico del grano, nel 1752 fecero erigere un’edicola votiva che raffigura la Madonna Immacolata e San Zaccaria.

Nel XII secolo, fu ribattezzata piazza “dei banchi”, per la presenza dei banchi di cambiavalute posizionati sotto ai portici dei palazzi.

Nel 1398, la piazza fu devastata da un terribile incendio e solamente cent’anni dopo, venne completato il restauro dei suoi edifici.

Risale a quel periodo la costruzione della Loggia dei mercanti, sede di banchieri e cambiavalute della zona.

Alla destra della Loggia, spicca in posizione sopraelevata la Chiesa di San Pietro in Banchi, con la particolarità di essere situata al di sopra dei negozi.

In questa maniera, si trovò un compromesso tra il desiderio del popolo che voleva erigere una chiesa, e la famiglia Lomellino che voleva creare esercizi commerciali.

Prendetevi un minuto di tempo per visitare gli interni della chiesa e ammirare Piazza Banchi dal suo sagrato.

Il quartiere di Pré: Via del Campo

Da Piazza Banchi, si prosegue in via San Luca, su cui si affacciano negozi multietnici.

via san luca
Via San Luca

Poco prima di arrivare in Piazza Fossatello, fermatevi ad ammirare sulla destra le vetrine dell’antica Pasticceria Liquoreria Marescotti, una delle svariate botteghe storiche di Genova.

Da Piazza Fossatello, potete imboccare via Lomellini per visitare il Museo del Risorgimento che fu la casa natale di Giuseppe Mazzini.

Da Lomellini, ritornate sui vostri passi e proseguite su via del Campo, la via descritta del cantautore genovese Fabrizio De André, nella sua celeberrima canzone.

Lungo il percorso, si possono ammirare superbi palazzi nobiliari (alcuni dei quali aperti in occasione dei Rolli Days) che testimoniano i fasti del passato.

Nel corso degli anni, i nobili si traferirono altrove e, al loro posto, nella via arrivarono prostitute ed emarginati: i protagonisti della canzone di De André.

Al n 29rosso di via del Campo, potrete trovare un museo dedicato al cantautore, dove ammirare fotografie, dischi in vinile originali, riviste d’epoca, e la “Esteve ’97”, la chitarra appartenuta a De André.

Alla scoperta del centro storico di Genova: Porta dei Vacca e Via di Pré

Proseguendo su via del Campo, si arriva alla Porta dei Vacca denominata, in origine, Porta di Santa Fede, per la vicinanza con l’omonima chiesa andata distrutta.

È denominata anche Porta Sottana, in contrapposizione alla già citata Porta Soprana.

porta dei vacca
Porta dei Vacca

Porta dei Vacca deriva dalla famiglia Vachero, proprietaria nel XII secolo di svariate abitazioni della zona.

La Porta era il punto di accesso per chi arrivava da Ponente.

Anche questa porta, fu usata a lungo come prigione.

Via di Pré è la via interna parallela al porto che, da Porta dei Vacca, porta alla Commenda di Pré.

Lungo il percorso, potete imboccare vico di Santa Brigida per dare un’occhiata alla caratteristica piazzetta omonima e agli antichi truogoli.

truogoli
Truogoli di Santa Brigida

Via Balbi e Piazza della Nunziata

A questo punto torniamo indietro imboccando uno dei tanti vicoletti che sbucano nella carrozzabile via Balbi, la strada che collega il centro storico alla Stazione di Genova Principe.

Via Balbi è sede del polo principale dell’Università di Genova e ospita numerosi palazzi prestigiosi tra cui il Palazzo Reale.

centro storico di genova

Proseguiamo in leggera discesa fino ad arrivare in Piazza della Nunziata, dove possiamo dare un’occhiata alla Basilica della Santissima Annunziata del Vastato, da cui prende il nome.

chiesa della nunziata
soffitto

La Basilica segue lo stile Barocco e fu costruita a partire dal 1520.

L’interno, restaurato in seguito ai danni della Seconda Guerra Mondiale, presenta una grande navata centrale e due navate laterali affiancate da cappelle arricchite da affreschi, marmi e stucchi in oro zecchino.

Sotto il periodo natalizio, all’interno della Basilica è allestito un bel presepe ad opera della Comunità di Sant’Egidio.

presepe

Via Garibaldi, la “Strada Nuova”

Dalla Nunziata, imboccate via Cairoli che diventa, in breve, via Garibaldi.

A metà strada tra le due, trovate Piazza della Meridiana che prende il nome dall’orologio solare del XVIII secolo presente sulla facciata dell’omonimo palazzo, edificato tra il 1541 e il 1545.

All’interno di Palazzo della Meridiana, si trovano due cicli di affreschi (Duello di Enea e Turno, e Ulisse saetta i Proci) eseguiti da Luca Cambiaso, pittore ligure.

palazzo della meridiana
Palazzo della Meridiana
via cairoli
Via Cairoli
via garibaldi
Via Garibaldi

La prima strada ad essere stata costruita, fu via Garibaldi denominata “Strada Nuova” alla quale seguì via Cairoli “Strada Nuovissima” poichè lo scopo era quello di migliorare i collegamenti con il Ponente, evitando il dedalo dei vicoli.

Passeggiando lungo via Garibaldi, troverete 12 palazzi in stile Rinascimentale e Barocco, che testimoniano la ricchezza delle illustri famiglie genovesi del passato.

Dal 2006, i “Musei di Strada Nuova” sono diventati Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Potrebbe interessarti Cosa sono i Rolli Days.

Via della Maddalena

A questo punto, si ritorna indietro di qualche passo fino ad imboccare, sulla sinistra, via ai Quattro Canti di San Francesco.

Ci immergiamo nel cuore del quartiere della Maddalena.

Via della Maddalena è la via parallela interna a via Garibaldi.

Spesso al centro dei fatti di cronaca, la via, in realtà, è molto caratteristica e consiglio di fare una passeggiata, ammirando le edicole votive incastonate tra un palazzo e l’altro.

via della maddalena
edicola centro storico di genova

L’edicola votiva è una sorta di piccolo tempietto che ospitava la statua della divinità, testimonianza della grande devozione dei genovesi.

Ma aveva anche un’utilità nella vita di tutti i giorni perchè illuminava i vicoli circostanti e serviva come punto di riferimento per chi transitava di lì in quanto, all’epoca, i vicoli non avevano nome.

Piazza delle Vigne – via degli Orefici – Campetto

Scendiamo ora in piazza delle Vigne, piazzetta caratteristica del centro storico di Genova, su cui si affaccia la Basilica di Santa Maria delle Vigne, e l’ottima trattoria genovese Il Fabbro.

Giriamo a sinistra in via degli Orefici, ricca di negozietti, e svoltiamo successivamente a destra in Campetto.

Qui, merita una sosta il negozio Ossoli Incisioni che, come dice il nome, è specializzato in incisioni su qualsiasi tipo di materiale, anche se a me piacciono particolarmente le incisioni sul legno.

Non fa parte del circuito delle antiche botteghe storiche di Genova in quanto, il giovane proprietario, ha aperto solamente pochi anni fa.

Qui, però, potrete trovare gadget e altre idee regalo, personalizzabili anche sul momento.

In questo modo, porterete a casa un ricordo della vostra vacanza a Genova, autentico e un po’ diverso dal solito.

Chiesa di San Matteo

Da Piazza Campetto, proseguite in vico di San Matteo.

La prossima destinazione è la Chiesa di San Matteo, la cui facciata presenta la caratteristica decorazione a strisce bianche e nere, già osservata nella Basilica di San Lorenzo.

Lungo le tre navate, si sviluppa una ricca serie di affreschi, stucchi cinquecenteschi, dipinti, e sculture lignee.

La cripta, sotto l’altare maggiore, conserva la tomba di Andrea Doria, ammiraglio e discendente dell’illustre famiglia genovese dei Doria.

La chiesa è ad accesso libero e gli orari di apertura sono: Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato con orario 10:00-12:00 / 15.00-19:00. Domenica e Festivi 9:00-12:00.

Quartieri dei Macelli di Soziglia

Da piazza San Matteo, imboccate adesso vico della Neve e svoltate a destra in via dei Macelli di Soziglia.

Qui potete dare un’occhiata all’Antica Confetteria Romanengo, in attività dal 1780.

Se volete assaggiare qualcosa di genovese, da asporto, proseguendo su via dei Macelli di Soziglia, potrete trovare la Gastronomia De Micheli – dal 1900.

La vera tradizione genovese, tramandata dal padre al figlio (per ben 5 generazioni!).

Prodotti freschissimi di alta qualità.

Provate le torte di verdura e il cappon magro, un piatto della tradizione genovese a base di pesce e verdure.

Non so se la sfornino tutti i giorni, ma anche la loro crostata è qualcosa di eccezionale!

Dopo esservi rifocillati, imboccate via Luccoli e proseguite fino ad arrivare in piazza Fontane Marose.

Via Luccoli – Piazza Fontane Marose

via luccoli

Via Luccoli, nell’antichità, era un sentiero in mezzo agli alberi.

Il suo nome deriva da lucus o luculus, ovvero piccolo bosco sacro che, da Soziglia, arrivava in corrispondenza di piazza Corvetto.

A partire dal XIII secolo, alcuni membri dell’illustre famiglia Spinola, costruirono le proprie abitazioni lungo la via.

Oggi, via Luccoli conserva antiche dimore rinascimentali ed è piacevole fare due passi guardando le vetrine dei negozi o assaggiando qualcosa nei numerosi locali.

Non perdetevi assolutamente la Pànera – semifreddo della tradizione genovese a base di panna e caffè – della Cremeria Buonafede al 12r.

È veramente difficile trovare una gelateria in tutta Genova che la faccia ancora così buona.

Anche l’Antica Erboristeria San Giorgio merita una visita.

Inclusa nel circuito delle botteghe storiche, l’Erboristeria San Giorgio nacque nel 1870, ed è la più antica erboristeria di Genova.

Una volta arrivati in Piazza Fontane Marose, svoltate a destra su via XXV aprile.

Via XXV aprile e rientro in Piazza de Ferrari

via xxv aprile

Prima della Seconda Guerra Mondiale, via XXV aprile – aperta agli inizi del 1800 – si chiamava via Carlo Felice, dal nome del teatro che sorge poco lontano.

Via XXV aprile, insieme alla soprastante via Roma, è la via dello shopping di lusso.

In una delle prime traverse sulla sinistra (vico Testadoro), potrete trovare Da Maria, trattoria genovese senza troppe pretese ma che consiglio per l’ambiente conviviale e per l’ottimo prezzo.

Qui, infatti, è ancora possibile mangiare à la carte spendendo circa 20,00€.

Arrivati in cima a via XXV aprile, potete dare una sbirciata a vico della Casana e agli adiacenti caratteristici vicoletti (via David Chiossone, vico Falamonica).

Ritornate in su (se scendete vi ritroverete nuovamente nel quartiere dei Macelli di Soziglia), pochi passi ancora e sarete arrivati in piazza De Ferrari, all’inizio del vostro itinerario.

Itinerario nel centro storico di Genova

Se guardate la mappa, potrete vedere che l’itinerario che vi ho proposto all’interno dei carugi del centro storico, è lungo circa 6 chilometri.

Lungo il percorso, farete un po’ di su e giù, ma è una passeggiata piacevole, ricca di attrattive, e fattibile, con buona volontà, in una sola giornata.

Certamente, l’ideale sarebbe smezzare l’itinerario in due volte in modo da vedere con calma anche i musei e le altre attrazioni.

Ricordatevi che a questo itinerario manca tutta l’area del Porto Antico, con l’Acquario, il Galata Museo del Mare, il Bigo, Sottoripa, etc., che merita un capitolo a sé.

Potete avere più informazioni QUI.

È pericoloso il centro storico di Genova?

Nel centro storico di Genova, ci sono mille e più caruggi caratteristici che meritano una visita.

Di giorno, non abbiate paura di avventurarvi anche in quelli più contorti, se vi incuriosiscono.

Di sera, invece, preferite le vie più larghe e illuminate (come via San Lorenzo) oppure le vie dove pullulano ristoranti e locali per giovani.

È proprio nei vicoli, infatti, che si trovano molte delle trattorie genovesi più tipiche.

E difficialmente spacciatori e delinquenti si ritrovano dove c’è via vai di persone.

Il consiglio che posso dare, comunque, è quello di non fare sfoggio di monili e di tenere ben stretto il portafoglio, anche se, personalmente, non ho mai avuto problemi.

Le zone che mi sento di sconsigliare alla sera sono sicuramente via San Luca perchè quando chiudono i negozi diventa terra di nessuno, e il quartiere di Pré (via del Campo, via di Pré).

Sarà scontato ma, le strade che scendono, prima o dopo, portano al porto, le strade che salgono, invece, riportano verso Piazza de Ferrari e il centro cittadino.

Ti interessa invece un tour guidato? Dai un’occhiata a quelli proposti da GetYourGuide:

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1. Dove dormire a Genova

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3. Cosa vedere a Genova in un giorno

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