Splendida escursione nella Valle di Rhêmes, percorribile anche con i bambini, con possibilità di avvistare frequentemente le marmotte!
L’escursione ha una lunghezza di circa 4 km con un dislivello totale di 393m. Noi abbiamo impiegato circa 1h30 per arrivare al Rifugio Benevolo.
Il Rifugio Gian Federico Benevolo è situato ai confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso ad un’altitudine di 2287 m s.l.m. perciò il consiglio è quello di partire adeguatamente equipaggiati per far fronte ad un repentino cambio del tempo che avviene spesso in alta montagna.
Di seguito troverete le specifiche tecniche e la descrizione dell’itinerario per organizzare l’escursione al Rifugio Benevolo.
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Rifugio Benevolo (Valle di Rhêmes)

Specifiche Tecniche
- Segnavia: 13
- Partenza: Thumel (1895 m)
- Arrivo: Rifugio Benevolo (2287 m)
- Dislivello: 393 m
- Lunghezza: 3742 m
- Durata Andata: 1h30
Rifugio Benevolo (Valle di Rhêmes): descrizione del percorso
Si posteggia in località Thumel. Il posteggio è ampio ma attenzione perchè una parte è a pagamento.
Per raggiungere il rifugio ci sono due percorsi, il primo è una poderale che, nel primo tratto, è possibile percorrere anche con il passeggino. Non è altro che la strada carrozzabile usata per portare i rifornimenti al rifugio.
Non consigliamo comunque di avventurarsi con il passeggino ma di usare il marsupio o lo zaino per portare il bimbo.
Il secondo è il sentiero numero 13 che è più veloce perchè sale molto ma infinitamente più panoramico. Se i vostri bimbi sono abituati a fare dei piccoli trekking, consigliamo quest’ultimo percorso. Noi per esempio abbiamo percorso il sentiero n 13 in salita e la poderale in discesa.
Il sentiero n 13 è una passeggiata adatta a tutti, non presenta particolari difficoltà tecniche se non qualche tratto leggermente esposto. Lungo il percorso si possono avvistare mucche e se siete fortunati anche marmotte.
Il sentiero raggiunge prima l’Alpeggio Lavassey e quindi il rifugio Benevolo.
Dal rifugio partono diversi percorsi. Per tutte le info vi rimando al sito del rifugio.
Si ritorna percorrendo a ritroso il sentiero dell’andata oppure la comoda poderale.




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