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Sentiero del Pellegrino e Grotta dei Falsari

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Tabella dei Contenuti

Il Sentiero del Pellegrino è un trekking molto panoramico che unisce il borgo di Noli a quello di Varigotti in Liguria, sulla riviera di Ponente.

È un’escursione facile, ricca di punti interessanti e con un panorama d’eccezione sulla costa quindi se possibile sarebbe meglio andare in settimana per godersela senza troppe persone intorno.

Noi siamo stati una domenica di marzo ed eravamo incolonnati ad una comitiva di almeno 30 escursionisti.

In ogni caso è una gita veramente splendida e di seguito troverete tutte le informazioni pratiche per percorrere il Sentiero del Pellegrino, anche con bambini al seguito.

Sentiero del Pellegrino: informazioni utili e consigli

Il Sentiero del Pellegrino è lungo circa 6 km, non è un sentiero ad anello ma unisce i borghi di Noli e Varigotti.

Il sentiero è molto agevole, non presenta tratti esposti ed ha poco dislivello (300 m) pertanto è una bellissima escursione che si può fare con i bambini.

Non è però un sentiero adatto ai passeggini quindi se il bambino non cammina ancora, servirà lo zaino porta bimbo.

Il sentiero è percorso anche da MTB quindi bisogna fare un pochino di attenzione.

Sono necessarie scarpe da trekking; se ha appena piovuto può diventare molto scivoloso.

Lungo il percorso non sono presenti fontanelle nè punti ristoro.

Grotta dei Falsari con i bambini: l’ultimo tratto di sentiero che porta alla grotta, è attrezzato con corde perchè è molto ripido (non è però esposto).

Noi ci siamo avventurati con nostra figlia di 3 anni e mezzo e l’altra più piccola nello zaino e dobbiamo dire che siamo stati un pò avventati, nonostante la nostra bimba “grande” sia stata bravissima perchè ha fatto tutto il percorso da sola, tenendosi alla corda.

Non lo consiglieremmo per un bambino di tre anni che si può spaventare, forse dai 5 anni in poi.

Questo è l’unico punto dell’escursione un po’ più difficile per un bambino, il resto si fa agevolmente.

Sentiero del Pellegrino: come arrivare e dove parcheggiare

Le uscite autostradali più vicine al sentiero del Pellegrino sono Spotorno o Finale Ligure. Bisogna proseguire poi sulla via Aurelia fino a Noli e Varigotti.

A Noli abbiamo parcheggiato (a pagamento) in via IV Novembre.

A Varigotti i parcheggi sono nei pressi di Via Strada Vecchia o lungo le strade vicine all’Aurelia.

Specifiche tecniche

Ascesa: 350 m circa

Discesa: 350 m circa

Lunghezza: 6,3 km circa

Altitudine massima: 262 m

Passeggino: no

Cani ammessi: al guinzaglio

Come tornare alla macchina

Come dicevamo, non è un’escursione ad anello perciò, per tornare alla macchina, occorre ripercorrere a ritroso lo stesso sentiero oppure prendere un autobus a Varigotti.

Volendo si può percorrere a piedi anche la Via Aurelia, la strada costiera, ma lo sconsigliamo perchè è molto trafficata e non c’è spazio per i pedoni.

L’autobus che collega Noli e Varigotti, è il numero 40 e passa ogni venti minuti. Il biglietto si può fare a bordo, con un piccolo sovrapprezzo. La fermata si trova sul lungomare in prossimità dell’arrivo del sentiero.

Sentiero del Pellegrino: percorso

Il sentiero è indicato con un pallino rosso nel tratto che parte da Noli e con una X rossa da Varigotti.

Da Noli il sentiero inizia in via XXV Aprile, un minuto a piedi da dove abbiamo parcheggiato la macchina. Il percorso è indicato dal cartello informativo della Passeggiata Dantesca.

Il sentiero sale in maniera graduale, non è ripido e non presenta tratti esposti.

Lungo il percorso c’è un bel tronco dove i bambini si avvicineranno incuriositi: si tratta di un ulivo caduto denominato “creatura abissale” sul quale sono state intagliate delle facce, molto particolare.

Dopo una ventina di minuti circa, si arriva alla chiesa di Santa Margherita, oggi un rudere con una bella visuale su Noli.

Dopo un’altra ventina di minuti, si arriva al cartello che indica la deviazione verso la Grotta dei Briganti o antro dei Falsari: si imbocca il sentiero a sinistra verso il mare, che scende leggermente.

Sentiero del Pellegrino
Sentiero percorribile agevolmente con i bambini
Sentiero del Pellegrino, veduta su Noli
Sentiero del Pellegrino: veduta su Noli
Creatura abissale
Creatura abissale
Facce intagliate della creatura abissale
Facce intagliate della creatura abissale

Grotta dei Falsari o dei Briganti

Pochi minuti dopo aver imboccato il sentiero verso la grotta, si trova una bella zona panoramica dove ci si può fermare a mangiare qualcosa.
Rivolgendo lo sguardo a destra, si può notare un promontorio all’orizzonte: è Punta Crena, con la torre saracena costruita per avvistare i pirati al largo delle coste, e al di sotto la splendida Baia dei Saraceni.
Per raggiungere la grotta, si continua a scendere lungo un tratto di sentiero molto ripido per un bambino, attrezzato con corde per non scivolare.

Finito questo tratto, appare la Grotta dei Falsari: si tratta di una cavità naturale nella roccia, originata dalla lenta e continua erosione dell’acqua, con vista favolosa sul mare.

L’inclinazione dei raggi del sole che entrano nella grotta, le conferiscono una caratteristica luce dorata.
Volendo ci si può calare all’interno mediante un cunicolo ma noi con le bambine non ci siamo avventurati.

Il nome Grotta dei Falsari o Briganti probabilmente deriva dal fatto che un tempo i contrabbandieri nascondessero qui le loro merci, luogo perfetto per non essere avvistati.

Sentiero del Pellegrino: seconda parte

Dopo la visita alla Grotta, siamo risaliti fino al punto panoramico e quindi sul sentiero principale che è molto ampio e sale leggermente.

Dopo circa una mezz’oretta, superata la località Semaforo di Capo Noli, si raggiunge la Torre delle Streghe, una torre diroccata costruita da Noli nel 1586 per proteggersi dai tentativi di invasione di Varigotti in quanto nel passato le due cittadine erano rivali: Noli era alleato di Genova e Varigotti di Finale.

Il sentiero prosegue lentamente in discesa in mezzo alla vegetazione costituita da rosmarini, corbezzoli e pini marittimi (ci vorrà ancora una mezz’oretta per arrivare in fondo).

Lungo il percorso, poco prima dell’arrivo a Varigotti, si trova il mausoleo di Giuseppe Cerisola: si tratta di un muretto in cui sono scolpiti salvagenti e stelle marine, costruito appunto da Giuseppe Cerisola che dedicò la sua vita al mare e che, al suo rientro dall’Australia, decise di costruire un piccolo monumento tra queste alture dove si trovava il suo orto.

Infine, un’ultima tappa prima dell’arrivo a Varigotti ed è la chiesa di San Lorenzo: un’abbazia benedettina del XIII secolo a picco sul mare.

Chiesa di Santa Margherita
Chiesa di Santa Margherita
Indicazioni per la Grotta dei Briganti
Indicazioni per la Grotta dei Briganti
Punto panoramico poco prima della grotta
Punto panoramico poco prima della grotta
Tratto di sentiero attrezzato con le corde
Tratto di sentiero attrezzato con le corde
Grotta dei Briganti
Grotta dei Briganti
Panorama verso il promontorio di Punta Crena
Panorama verso il promontorio di Punta Crena

Sentiero del Pellegrino: quando andare e conclusioni

Il periodo migliore per il trekking lungo il Sentiero del Pellegrino è la primavera o l’autunno ma potrebbe essere un’escursione praticabile tutto l’anno partendo magari molto presto al mattino nel periodo estivo perchè la maggior parte del percorso è esposto al sole.

Serviranno grandi scorte di acqua e cappellino per i più piccoli.

Il sentiero del Pellegrino in conclusione è una bellissima escursione da fare con i bambini, immerso nella natura e molto panoramico e, a parte il tratto finale che porta alla grotta, percorribile agevolmente con i bambini.

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