Senarega è un piccolo borgo della Valbrevenna ormai quasi completamente disabitato.
Anche se minuscolo, è veramente molto grazioso e consigliamo vivamente una visita per conoscere il borgo stesso ma anche per mantenere vivo il nostro entroterra, sempre più spesso dimenticato.
La Liguria, infatti, non è solo riviera. Basta avere la voglia e la curiosità di andare un po’ oltre, e si potranno trovare tanti gioiellini che aspettano solo di essere scoperti.
Come arrivare
Da Genova, si prende l’autostrada A7, uscendo al casello di Busalla.
Da qui si imbocca la SP226, si supera Casella e, una volta arrivati ad Avosso, si imbocca la SP11 risalendo la Valbrevenna.
In un’ora circa dalla partenza, si giunge infine al borgo di Senarega.
Il borgo di Senarega: cosa vedere
Senarega è un borgo medievale situato ad un’altitudine di 715 metri.
Prende il nome dai signori che lo governarono fino al XIII secolo, la nobile famiglia Senarega per l’appunto.
Si accede al paese, attraverso l’antico ponte in pietra che conduce alla cappelletta di Nostra Signora delle Grazie.
Da qui una strada lastricata sale lungo le case del paese per arrivare, poco dopo, alla Chiesa Parrocchiale dell’Assunta e all’adiacente Museo Etnologico.
Si prosegue sempre in leggera salita lungo una viuzza dove, per tutta l’estate e nei weekend invernali, potrete trovare l’esposizione di quadri di un’artista che ha abitato nel borgo e al quale è ancora molto affezionata.
Ancora pochi passi e si arriva all’Oratorio che viene usato attualmente come sala espositiva e, infine, al castello medievale, in cima al paese.
Proprio poco prima di arrivare al castello, si trova un tavolo per il picnic e un’altalena per bambini appesa ad un imponente castagno.







Castello di Senarega


Il castello, denominato Senarega-Fieschi per via delle due principali famiglie che governarono il paese, non ha mai avuto funzione difensiva bensì funzione di dimora residenziale delle varie signorie.
Nonostante non fosse mai stato utilizzato per scopi bellici, al suo interno si trovava una stanza delle torture con una botola nel pavimento che nascondeva lame di ferro.
I condannati venivano fatti cadere, presumibilmente, sulle lame finendo per morire decapitati.
Il castello di Senarega è stato ristrutturato dall’Ente Parco Antola e traformato in un rifugio escursionistico con 6 stanze e la cucina, ma al momento purtroppo non è utilizzabile.
Dal castello si imbocca la mattonata che scende e che si ricongiunge, poco dopo, al sentiero di partenza.
La visita al borgo di Senarega finisce qui ma, per gli amanti del trekking, consigliamo un interessante itinerario nella natura che porta a conoscere più da vicino il passato di questo piccolo ma grazioso paese.
Inoltre, nei suoi dintorni si possono visitare altri piccoli borghi e santuari.
Il borgo di Senarega: trekking
Anello di Senarega
L’anello di Senarega è un itinerario lungo 8 chilometri che parte dal borgo di Senarega e sale fino a Casoni, a quota 1190 metri, per poi discendere a Chiappa e rientrare a Senarega in un tempo stimato di 4h.
Lungo il percorso, si possono osservare testimonianze dell’attività rurale del passato come le case contadine, i resti di fienili e le stalle.
Il segnavia da seguire è il cerchio giallo pieno che diventa poi una croce gialla.
È un trekking molto vario e abbastanza impegnativo in quanto presenta un dislivello di 475 metri.
Consigliamo il pranzo a sacco perchè all’interno del borgo di Senarega non sono presenti punti ristoro.
Nei dintorni
Santuario della Madonna dell’Acqua



Molto suggestivo il Santuario della Madonna dell’Acqua situato presso la frazione di Molino Vecchio, lungo la strada che porta a Senarega.
La fondazione del Santuario risale al 1584, anno in cui la Valbrevenna era dilaniata dalla peste.
In seguito al contagio, una pastorella della zona sentì una voce soave che le suggeriva di andare in riva al torrente Brevenna, dove si trovava una fonte d’acqua salubre.
La ragazza così fece e guarì dal morbo.
In seguito a questo miracolo, nel luogo dell’apparizione venne edificata una piccola cappella e, nel 1744, il Santuario odierno.
Nel 1909 accanto al Santuario, venne costruito anche l’ospizio dei pellegrini.
La festa in celebrazione della Madonna, divenuta la santa protettrice dell’intera vallata, avviene la seconda domenica di Luglio.
Mareta



Proprio a metà strada tra il Santuario e Senarega, troverete sulla sinistra il bivio per Mareta, borgo ancora più piccolo del precedente ma che ospita una bella cappella affrescata.
Salendo lungo l’unica strada del paese che si snoda tra vecchie abitazioni, fontane, e tanti tanti gatti, si arriva infine alla chiesetta e alla cappella di San Giacomo, eretta nel 1573.
Proprio qui, nella volta a botte, si trovano notevoli cicli di affreschi databili al 1576 che meritano la piccola deviazione.
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